Vaccini Covid-19, Mario Melazzini: fiducia nella scienza e scelte chiare per superare la pandemia
“Mia moglie è stata vaccinata con AstraZeneca, peraltro abbiamo saputo dopo che il vaccino apparteneva al lotto ritirato. Tornando indietro io le consiglierei di rifarlo. E lei mi ha detto che lo rifarebbe”: a sottolinearlo con chiarezza è Mario Melazzini, Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A., in un recente editoriale pubblicato su “Il Giorno”.
“Credo che le persone possano accantonare le paure”, scrive, “ogni farmaco autorizzato, anche i vaccini, è garantito su sicurezza, qualità ed efficacia. Anche quando è in commercio il farmaco viene continuamente monitorato dalla farmacovigilanza. Il controllo è sempre rigoroso”. Il segnale lanciato dal medico e ricercatore è così un invito alla fiducia nei confronti della medicina e della scienza, oltre che verso quanti lavorano quotidianamente per contrastare nel modo più efficace la pandemia. Un messaggio che Mario Melazzini rivolge anche in relazione ai recenti avvenimenti che hanno riguardato il vaccino AstraZeneca, sul quale, precisa, “c’è stata troppa confusione nell’iter autorizzativo: prima per gli under 55, poi per gli under 65, poi per tutti. Questo ha generato una specie di stigma e allarmi di ogni tipo. Con grande confusione nella comunicazione di chi ne aveva la responsabilità”.
In che modo proseguire con il percorso di vaccinazione nazionale? Nel ricordare come l’emergenza sanitaria, tuttora in corso, sia stata “uno tsunami” che ha travolto tutti, Mario Melazzini prosegue evidenziando che “la pandemia ci ha mostrato la reale fotografia di un meccanismo da aggiornare e migliorare”. Il riferimento è anche verso il piano vaccini: “Sulla carta c’è, da verificare la sua fattibilità”. Responsabilità, chiarezza nelle scelte e adeguata comunicazione sono per il medico e ricercatore elementi indispensabili per portare avanti con successo la lotta al Covid-19: “Il sistema necessita di un’organizzazione più efficiente, di indicazioni e decisioni chiare”, sottolinea nell’editoriale su “Il Giorno”. E conclude con un’esortazione a trarre insegnamento dal particolare momento storico che tutti stiamo vivendo: “Dobbiamo fare tesoro di questa terribile esperienza, lo dobbiamo alle persone che ci hanno lasciato. Dobbiamo recuperare efficienza per superare la pandemia e dobbiamo recuperare tutte le prestazioni sanitarie di cui i cittadini hanno bisogno per soddisfare il prima possibile i loro bisogni di salute”.
Per leggere l’editoriale completo:
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/nessuna-paura-anche-mia-moglie-con-astrazeneca-1.6152687