Si è tenuta lo scorso 18 gennaio a Montecitorio la cerimonia inaugurale dell’ottavo corso-concorso per dirigenti pubblici organizzato dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione. 150 gli allievi selezionati dall’Istituto tra una platea di 7mila candidati che si apprestano a diventare futuri dirigenti pubblici, una volta conclusi i dieci mesi di formazione prevista. Obiettivo del corso-concorso formare una classe dirigente pubblica più moderna, dotata delle conoscenze e competenze trasversali utili a gestire fondi e progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e a dare un nuovo volto alla PA italiana.

A spiegarlo è la Presidente della Sna Paola Severino, protagonista del rilancio dell’Istituto voluto dall’ex Ministro Renato Brunetta e oggi rafforzato dal successore Paolo Zangrillo: “Formeremo i futuri dirigenti perché acquisiscano le competenze interdisciplinari indispensabili al PNRR, dalla trasformazione digitale alla transizione energetica e ambientale, dalla semplificazione alla cybersicurezza”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 Ore”. La formazione verrà articolata in tavole rotonde e conferenze presiedute da figure di primo piano — Elisabetta Belloni, Francesco Starace, Fabiola Gianotti e Marta Cartabia sono un esempio — e tirocini svolti presso grandi amministrazioni pubbliche e imprese. “Le scelte professionali dei nostri ragazzi sono state spesso orientate verso le imprese, che si ritenevano foriere di maggiori soddisfazioni – ha detto Paola Severino – Oggi, e questo è il messaggio chiave, il mondo dell’economia privata e quello della Pubblica amministrazione possono offrire eguale soddisfazione, eguali sentimenti di orgoglio e appartenenza”.

Nel frattempo, a fine 2022 la Scuola ha bandito anche il nono corso-concorso, grazie al quale verranno selezionati 352 allievi: “Tra le competenze sulla base delle quali si articoleranno selezione e formazione entrano la soluzione dei problemi, la gestione dei processi, lo sviluppo dei collaboratori, la promozione del cambiamento, la decisione responsabile, la gestione delle relazioni interne ed esterne”. Continua inoltre l’inaugurazione di poli formativi territoriali: a Piemonte e Abruzzo presto si aggiungeranno Campania e Umbria. “L’idea, accolta molto positivamente dalla Conferenza delle Regioni, è quella di aprirne uno in ogni regione. Spazi in cui si possa favorire il dialogo dei diversi enti tra loro e con le altre istituzioni pubbliche e private del territorio, dalle università alle imprese”.

La prossima sfida nel percorso di rilancio della Sna è la creazione di un polo formativo europeo in grado di offrire ai funzionari gli strumenti più adatti per muoversi nell’ecosistema di Bruxelles: “La nuova generazione di dirigenti PNRR – conclude Paola Severino – dovrà essere capace non solo di attuare il Piano e di essere ‘sentinella di legalità’ rispetto a possibili utilizzi illeciti delle risorse, ma di serbarne la filosofia più profonda anche dopo il 2026”.

Per maggiori informazioni:

https://www.ilsole24ore.com/art/severino-nella-pa-arrivo-prima-generazione-dirigenti-pnrr-AEEokiXC