A2A: Renato Mazzoncini, “Rinnovabili futuro del Paese, per il Sud servono giuste condizioni”
L’Amministratore Delegato di A2A ha ben chiara la strada da seguire dopo gli importanti risultati registrati dalla Life Company nel primo trimestre del 2021. Renato Mazzoncini intende infatti portare a compimento la strategia che il Gruppo ha delineato nel Piano Industriale al 2030, rafforzando l’impegno preso nei confronti dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Transizione energetica, economia circolare e digitalizzazione: è su questi temi che secondo l’AD si basa il futuro della società. E non solo. Contemporaneamente in ballo c’è anche il rilancio economico del Paese: secondo il manager infatti rinnovabili e cicli combinati a gas saranno i veri protagonisti dei prossimi anni. Su questo fronte A2A sta accelerando: recentemente la società ha presentato offerte non vincolanti per l’eolico di Glennmont e per l’idroelettrico di Erg. “Ritengo che le rinnovabili, grazie alla scadenza degli incentivi, siano diventate un investimento industriale più che finanziario – ha dichiarato l’AD Renato Mazzoncini a “Repubblica” – e che quindi sia necessario rivedere il market design, facendo una sintesi che consenta di crescere ai vari operatori presenti sul mercato”. La sostenibilità si dimostrerà ancora di più un asset imprescindibile. È per questo che nel Piano Industriale di A2A sono previsti 6 miliardi dedicati all’economia circolare. Ma non basta. Per il manager il Paese ha bisogno di “condizioni regolatorie” e di “fasi autorizzative semplificate”, in particolare nel Mezzogiorno, dove gli asset ambientali sono meno performanti. “Non è un tema solo di autorizzazioni, ma di regole e meccanismi che mettano al riparo da imprevisti o mancati pagamenti le imprese che fanno investimenti rilevanti. Noi per primi – è l’appello di Renato Mazzoncini – siamo disponibili a occuparci al Sud di impianti simili a condizione che ci siano meccanismi che garantiscano il credito per le imprese. Penso per esempio a un grande fondo di garanzia statale per abilitare gli investimenti: serve un’alleanza tra aziende, con e capitali e know how, e le istituzioni che creano la cornice regolatoria a garanzia degli investimenti”.
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https://www.ilsole24ore.com/art/a2a-non-e-piu-tempo-fusioni-asse-lo-stato-il-sud-AEYxozK