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Community, il pr si radica sul Sile

La trevigiana Community è diventata in pochi anni una delle maggiori società di comunicazione economica del Nordest

All’inizio ci ha messo lo zampino anche Maurizio Costanzo, ma dal 2001 a oggi di acqua ne è passata nel letto del Sile e del famoso baffo non c’è più traccia. Ciò che è rimasto alla trevigiana Community è la guida di Auro Palomba, ex giornalista economico del Messaggero. Che nel 2002 ha rilevato tutto e rivisto il business, aprendo poi lo scorso anno la società ad alcune delle giovani leve (conta circa 20 tra dipendenti e collaboratori.) che piano piano ha formato in casa: Giuliano Pasini, Roberto Patriarca Marco Rubino, che si vanno ad aggiungere al direttore generale Giorgio Mnugini.

Pareva una scommessa fin troppo ambiziosa quella di fare di Treviso una piccola Milano, un centro nevralgico della comunicazione economica, un territorio di grandi potenzialità, tantissime imprese, ma tradizionalmente ostiche, per stessa ammissione di Auro Palomba. Alla fine però gli «standard di lavoro milanesi innestati nella mentalità del Nordest, dove i clienti pretendono una necessaria vicinanza fisica, hanno sfondato. E la scelta di fare di Treviso la nostra sede principale, dichiara Auro Palomba, «era necessaria per fare la sintesi di queste due vocazioni: quella tematica, la comunicazione economico-finanziaria e istituzionale, e quella territoriale: il Nordest e il suo tessuto imprenditoriale. Oggi possiamo dire che la nostra è una scommessa vinta e quindi siamo stati noi ad aprire a Milano».

Community da qualche mese ha aperto una filiale puramente finanziaria in funzione della presenza in Borsa (dove segue Generali, Ifìl, Parmalat. Lvmh. In Provincia di Milano e AirOne per la privatizzazione Alitalia, essendo diventata la prima società del settore del Nordest, la settima in assoluto e la quinta in Italia per numero di operazioni finanziarie seguite. Per esempio ha assistito Macquarie nel più importante accordo del 2007 in termini di valore, ossia la cessione della partecipazione detenuta dagli australiani in Aeroporti di Roma. Dati che ovviamente si sono riflessi anche sul fatturato, che nell’ultimo anno è balzato a 3 milioni di euro di sole commissioni, in crescita del 50% rispetto a un già discreto 2006, posizionandola anche come giro d’affari fra le prime società di un settore nazionale assai frammentato. «Anche il 2008 è partito molto bene, a budget abbiamo un 20% di crescita ulteriore”, dichiara Palomba, soddisfatto dell’elenco della cinquantina e più di clienti che ha in portafoglio. Dove spiccano grossi nomi (Benetton, Coin, Safilo, Lotto), anche internazionali come Credit Suisse), grazie all’accordo stretto con Holloway e Associati, una delle più importanti società di comunicazione anglosassoni. Ma anche nomi di classiche medie imprese del Triveneto, che al momento non dicono granché al grande pubblico, «ma magari lo diranno fra qualche ipo (initial public offering, ndr)» conclude Auro Palomba, che sta seguendo il maggiore player italiano nella produzione di energia eolica.

FONTE: Milano Finanza
AUTORE: Riccardo Merisi

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