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Auro Palomba: “Tokyo alla riscossa”

Auro Palomba sottolinea il maxirialzo alla Borsa giapponese: 7,5 per cento

Il vento del rialzo, partito giovedì sera da Wall Street, ha investito ieri tutte le Borse. In alcuni casi il fenomeno è stato a dir poco eclatante, come a Tokyo, dove l’indice Nikkei si è liberato della lunga serie negativa e ha guadagnato in una giornata il 7,55%, tornando a 17.850,66 punti. Ma la reazione a cascata ha investito tutte le principali piazze europee, portando acquisti sparsi un po’ ovunque. Oltre a Londra, dove il +5,59% finale si spiega unicamente con il successo elettorale dei conservatori, buone giornate hanno vissuto Parigi (+1,57%), Amsterdam (+1,05%), Francoforte (+0.92%), Madrid (1,43%) e Zurigo (+1,04%). Anche a Milano, seppur in una seduta tecnica in vista della risposta premi in programma lunedì prossimo, ha chiuso una discreta mattinata con il Mib in ripresa dello 0,92% a quota 986. Wall Street ha doppiato ieri sera il successo precedente. L’indice Dow Jones del mercato azionario americano alle 14.30 guadagnava infatti 30 punti, pari allo 0,9%. Se a Piazza Affari gli operatori rimangono perplessi sulle possibilità di un consolidamento della ripresa, nel resto del mondo gli analisti si fanno più ottimisti. In America si attendono le prossime statistiche sulla produzione, che dovrebbero confermare il miglioramento della situazione economica, e inoltre il ribasso dei tassi operato dalla Fed porta più liquidità verso il mercato azionario. Prima Borsa a beneficiare della congiuntura, Tokyo, dove sicuramente sono scattati acquisiti di natura tecnica, ma dove si è sentita di nuovo la mano degli investitori locali, che hanno liberato le posizioni negli Stati Uniti e in Germania, e ora orientano i propri acquisti sul tanto bistrattato Kabuto-Cho. Solo il possibile taglio del tasso di sconto in Giappone, spesso ventilato dalla Boj, potrebbe far ritornare le vendite ad essere insistenti. A tirare la quota sono stati ovviamente i titoli che avevano perso maggiormente in precedenza, ovvero bancari. In attesa di vedere le reazioni nelle prossime giornate, per gli operatori di Borsa si profila dunque un week-end tranquillo. Solo a Milano continuano le perplessità per un mercato azionario che non riesce a spiccare il volo, e dove anche ieri l’ottimo inizio, con il Mib in rialzo dell’1,1%, è stato parzialmente vanificato nelle ultime battute. Il vero problema, secondo gli analisti, riguarda le prospettive. Se a Londra e Washington le previsioni parlano di una ripresa economica già nella seconda metà di quest’anno, gli indicatori italiani segnano ancora brutto, e questo non invita a investire sul nostro principale mercato azionario. Milano risente inoltre ancora di problemi strutturali, che non sono evidentemente stati risolti dalla legge che ha istituito le Sim. Ma, a detta degli analisti, anche Piazza Affari prima o poi dovrà seguire la tendenza delle principali piazze mondiali, soprattutto se questa, come pare, si consolidasse. Le autorità americane hanno tutta l’intenzione di arrivare alle elezioni presidenziali con l’economia in espansione e la Borsa “Toro”, e nessuno ha più intenzione di fare andare alla deriva Tokyo. E la crisi Kabuto-Cho sarà l’argomento al centro dell’attenzione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali che si riuniranno a Washington il prossimo 26 aprile per il consueto incontro dei G7. Questa è almeno la speranza dei giapponesi: fonti del ministero delle finanze nipponiche hanno ipotizzato che in quella sede verrà chiesto al governo di Tokyo di intraprendere i passi necessari per ristabilire la fiducia degli investitori e riattivare il mercato borsistico giapponese. I sette grandi tenteranno anche di coordinare meglio le loro politiche per prevenire un collasso globale del Tokyo Stock Exchange, per evitare che le continue picchiate del listino (interrotte proprio ieri) possano spingere al ribasso anche le Borse occidentali.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba

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