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Auro Palomba: “Piazza Affari paralizzata nel giorno più lungo”

Il commento di Auro Palomba sulla situazione di Piazza Affari

Erano in programma i riporti di gennaio in Borsa, ma ieri ben pochi se ne sono accorti. L’attività è infatti rimasta ancorata ai minimi, con prezzi assolutamente stabili. L’indice Mib ha chiuso in flessione dello 0,21% tornando ai 960 punti che aveva abbandonato martedì. Il mercato azionario è bloccato, in attesa di comprendere cosa succederà nel Golfo Persico. Nessuno osa impostare operazioni in uno scenario che domani potrebbe diventare completamente diverso da quello odierno. L’unica pressione si riversa di conseguenza sul mercato dei premi, che agisce in un’ottica di più lungo periodo e soprattutto offre un ammortizzatore in caso di ampia oscillazione dei prezzi. Così si continua a vivere alla giornata, con la certezza che qui si possa fare ben poco per cambiare la situazione. Si spera sempre in una rapida soluzione della crisi, ma si sa anche che il Golfo non è l’unico problema che pensa sulla Borsa come una spada di Damocle. Quando si ritorna nella normalità da situazioni come queste, spesso ci si rende conto che i danni sono maggiori di quanto si pensasse. Prezzi bassi e attenzione rivolta altrove sono le tipiche condizioni ideali per scalare società in difficoltà, e inoltre già un messaggio negativo perviene dai gestori dei fondi. Sembra infatti che in gennaio sia ricominciata la corsa ai riscatti, e che quindi a fine mese il saldo sarà in passivo come nei periodi peggiori. In Borsa questo si sa, e timide ammissioni vengono anche dalle società di gestione dei Fondi. Ma queste sono cose che verranno fuori a crisi finita, sempre che questo accade a breve termine. Ora sono tutti orientati al futuro prossimo, per capire cosa verrà domani. Ieri l’atmosfera tra le corbeille non si discostava da quella precedente: una grande calma, che nasconde però la tensione degli operatori, che devono essere pronti a capire la reazione della Borsa di fronte ad un eventuale conflitto. Gli agenti di cambio hanno consigliato ai loro clienti di rimanere liquidi. Perché non escludono che nel breve termine si presentino delle opportunità favorevoli anche sul mercato azionario. È infatti un’opinione diffusa i prezzi siano ormai ai minimi, e che dunque nel medio-lungo periodo non possono far altro che salire. Tutti parlano anche delle misure che avrebbe preso la Consob per impedire scivoloni in caso di guerra, ma nessuno, forse nemmeno Attilio Ventura, sa con esattezza quale siano. Gli operatori optano per una sospensione della seduta, o al massimo per la chiusura delle contrattazioni per una giornata. Misure più drastiche sono infatti considerate nocive, perché alimentano la paura e la tensione. Per ora non sono state neppure prese le misure “antiterrorismo” annunciate martedì. Rimane certo che si tenterà di avere una concertazione, comune con le altri principali piazze europee, anche se le esigenze sono differenti, e quindi non è considerato probabile che le strategie adottate saranno alla fine le stesse. Nel capannone di Piazza Affari, insomma, ieri si respirava un’aria analoga a quella dei giorni passati. Tutto è avvolta nell’aria dell’incertezza, nella speranza che domani l’orizzonte di improvviso annunci schiarite ora improbabili.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba

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